I DIECI PRINCIPI FONDAMENTALI SECONDO YANG CHEN FU
Premessa: “La lingua cinese non si traduce, si interpreta”, si dice nell’introduzione di una delle prime versioni del Tao Te Ching (taodejing)
I dieci principi fondamentali di Yang Chen Fu… enunciati e commentati da lui stesso… cosa si può aggiungere? Per alcuni sono già fin troppo didascalici. Spiegando a parole si rischia di determinare in modo univoco cose che l’enunciazione in pochi ideogrammi lascia volutamente indeterminate, o determinabili in più modi differenti, a seconda dell’individuo che li interpreta, del momento, del luogo, ecc. ecc. Differenti interpretazioni non necessariamente sono inconciliabili. La logica taoista non è quella aristotelica, non sempre vige il principio del terzo escluso e non sempre tra due opinioni in contrasto una è giusta e l’altra è sbagliata. Non sempre – forse mai – esiste una Verità unica, e non sempre la si possiede. Lo yin non è separabile dallo yang. E lo yin incessantemente si trasforma in yang, e viceversa. Tutto scorre; tutto muta, e sul mutamento è fondato tutto il pensiero tradizionale cinese. Proverò nei prossimi articolo all’analisi di ogni principio e a formulare solamente alcune impressioni e riflessioni generate dalla pratica e dallo studio.
- Principio 1 – Xu Ling Ding Jin – Essere vuoti, avere la mente pronta e l’energia alla sommità del capo
- Principio 2 – Han Xiong Ba Bei – Vuotare il torace e stirare la schiena
- Principio 3 – Song Yao – Rilassare la vita
- Principio 4 – Fen Hsu Shih – Distinguere il vuoto dal pieno
- Principio 5 – Chen Jian Zhui Zhou – Affondare le spalle e far cadere i gomiti
- Principio 6 – Yong Yi Bu Yong Li – Usare l’intenzione e non la forza
- Principio 7 – Shang Xia Xiang Sui – Accordare la parte superiore con quella inferiore
- Principio 8 – Nei Wai Xiang He – Armonizzare l’interno con l’esterno
- Principio 9 – Xiang Lian Bu Duan – Continuità e nessuna interruzione
- Principio 10 – Dong Zhong Qiu Jing – Cercare la quiete nel movimento