YANG CHEN FU
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I° PRINCIPIO FONDAMENTALE SECONDO YANG CHEN FU

Hsu ling ting chin (xu ling ding jing)


  • Interpretazioni:
    1. Essere vuoti, avere la mente pronta e l’energia alla sommità del capo
    2. Vuoto, Presenza mentale, Allineare la testa verso l’alto portando l’energia alla sommità
    3. Vuoto, vivo, spingente verso l’alto ed energetico
    4. Vuota e viva, la sommità è energetica
    5. Un’energia intangibile e viva sale alla sommità del capo
    6. Guida tranquillamente (gentilmente) la testa a premere verso l’alto
    7. Uno spirito vuoto (un’energia insostanziale) si estende fino alla sommità della testa

Per avere l’energia (Chin) alla sommità del capo (Ting) bisogna tenere testa e faccia dritte, in modo che l’energia mentale (Shen) raggiunga il punto più alto. Ma non bisogna usare forza muscolare (Li), perché il collo si irrigidirebbe ostacolando la circolazione del sangue e del Ch’i. La mente deve essere vuota (Hsu) e pronta (Ling) in maniera naturale. Se la mente non è vuota e pronta, e se l’energia (Chin) non è alla sommità del capo, è impossibile risvegliare l’energia mentale (Chin Shen).

L’ideogramma, Hsu (xu) vuol dire vuoto, ma anche modestia-modesto, umiltà-umile. Arrivare (o, meglio, tornare) al vuoto è l’ultima tappa della trasformazione alchemica che si persegue nella coltivazione dei ‘tre tesori’ (san pao), secondo la tradizione taoista su cui il t’ai chi chuan si fonda: trasformare il ching (jing) in ch’i (qi), il ch’i in shen, lo shen in hsu (xu). La tradizione ci dice anche che è l’energia mentale (shen) a dover arrivare alla sommità del capo, per potersi trasformare in vuoto (hsu); conseguimento reso possibile dalla presenza mentale, cioè dall’attenzione, e dall’agilità (altro significato di ling), cioè dall’adattabilità, scioltezza, naturalezza, morbidezza.

Questi principi però non si devono riferire solo ai conseguimenti ultimi della pratica, ma devono servire per tutto il percorso di apprendimento. Quindi, a un primo livello, questo primo principio ci invita a svuotare la mente (a provarci, perlomeno, ché non è così semplice); a essere attenti; e a interventi sul taijiquan (tai chi chuan), tenere la testa diritta, requisito indispensabile per l’attivazione di shen. Inoltre, pensando all’altro significato di hsu: cominciamo, modestamente, con tutta l’umiltà di cui siamo capaci, a praticare stando attenti, tenendo il capo ben diritto, e semplicemente osservando ciò che questa pratica ci porterà, con mente calma, tranquilla e vuota, cioè senza preconcetti.

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