VIII° PRINCIPIO FONDAMENTALE SECONDO YANG CHEN FU
Nei wai hsiang ho (Nei wai xiang he)
- Interpretazioni:
- Unire la parte esterna con quella interna
- Armonizzare interno ed esterno
- Interno ed esterno sono uniti
Scopo del Tai Chi Chuan è coltivare l’energia spirituale e mentale (Shen). Ecco perché è stato detto: ”Shen è il padrone mentre il corpo è il servitore” Se l’energia mentale (Ching Shen) viene attivata, i movimenti diventano naturali, leggeri (Ch’ing) e agili (Ling). Le posture non sono costituite che da un insieme di vuoti (Hsu) e pieni (Shih), di aperture (K’ai) e chiusure (Ho). Quando parlo di apertura mi riferisco a un’azione di apertura che non viene eseguita soltanto dalle mani o dai piedi, ma anche dalla mente, che insieme con il corpo ha l’intenzione di “aprire”. Analogamente, un movimento di chiusura non è solo un’azione di mani e piedi, ma deve intervenire anche la mente che pensa intenzionalmente (I) di “chiudere”. Se uniamo (Ho) entrambe (Hsiang) le parti, quella interna (Nei) e quella esterna (Wai) tramite un unico flusso di Ch’i, non vi sarà alcuna interruzione.
Ogni tecnica, ogni movimento, deve essere diretto dall’intenzione consapevole, in questo modo l’interno e l’esterno concorderanno. Quindi se, ad esempio, si avanza, non solo bisogna andare avanti col corpo, ma anche avere l’intenzione di avanzare. L’intenzione della mente e l’atteggiamento del corpo devono concordare.
“Dovete fare kung fu col corpo, col cuore e con la mente: allenarvi con continuità, amarlo, capirlo”. ( Chang Dsu Yao)
Ogni movimento deve essere ripetuto diecimila volte, in questo modo sarà parte di noi stessi e diventerà istintivo. Ma se questo fosse frutto solo di imposizione servirebbe a poco: quello che facciamo ci deve piacere, dobbiamo amarlo, dobbiamo sentire di essere su una via che ha un cuore. Infine, dobbiamo capire anche razionalmente ogni movimento: dobbiamo sempre interrogarci sul perché, magari anche chiedendo al proprio insegnante.